Stimolare il processo di granulazione e quindi di rigenerazione

Gestione completa delle ulcere degli arti inferiori


Le ulcere sono una lesione della pelle, con perdita di sostanza, che espone i tessuti sottostanti e che non tende a guarire. Più tempo passa dalla formazione dell’ulcera più ne diventa difficile la guarigione.

In prima battuta è necessario capire il motivo che ha determinato la formazione dell’ulcera perché il trattamento e la terapia necessaria ad avviare il processo di guarigione differiscono notevolmente; non bisogna infatti pensare di poter curare l’ulcera semplicemente come una lesione della pelle perché per guarire l’ulcera bisogna agire sulla causa che l’ha determinata, altrimenti saranno vani e infruttuosi i tentativi effettuati.

 

Le cause principali che possono quindi portare alla formazione di un’ulcera sono:

     Malattia Venosa cronica (MVC) nell’80% dei casi
    Arteriopatia obliterante cronica periferica (AOCP) nel 10% dei casi
    Artrite reumatoide e patologie autoimmuni nel 5% dei casi
    Traumi nel 2% dei casi
    Neoplasie nell’ 1% dei casi

 

La malattia venosa cronica, quindi le varici agli arti inferiori o gli esiti di pregressa trombosi venosa, sono la causa più frequente nel determinare l’insorgenza delle ulcere agli arti inferiori.
La causa scatenante in questo caso è da ricercare nell’ipertensione venosa che viene a crearsi per via della malattia venosa e che, come una “testa d’ariete”, batte dall’interno verso l’esterno fino a “sfondare” la pelle creando l’ulcera.

La seconda causa in ordine di probabilità è la patologia ostruttiva arteriosa periferica. Questa, determinando una riduzione dell’afflusso di sangue arterioso, nutritizio dei tessuti, provoca la morte cellulare e quindi la perdita di sostanza a livello cutaneo.

La cura, per queste due possibilità, differisce notevolmente risultando una l’opposto dell’altra e se viene sbagliata la diagnosi, e quindi la cura, in alcuni casi possono verificarsi condizioni irreversibili per la vitalità dell’arto che ne porteranno all’amputazione.

Infatti, mentre nella causa “venosa” si dovrà cercare di contrastare l’ipertensione venosa attraverso bendaggi, calze elastocompressive, medicazioni eccentriche oltreché attraverso il trattamento diretto delle vene malate responsabili della lesione, nella causa “arteriosa” tale atteggiamento terapeutico porterebbe ad un’ulteriore riduzione del flusso ematico locale con conseguente necrosi dei tessuti e gangrena estesa dell’arto inferiore.

Nel caso “arterioso” l’unica strada percorribile è quella di aumentare nuovamente l’afflusso di sangue nella zona deficitaria attraverso terapia farmacologica sistemica, approccio chirurgico o endovascolare per rivascolarizzare la zona oppure nei casi più estremi attraverso l’utilizzo di cellule totipotenti periferiche per stimolare una neovascolrizzazione locale.

Le metodiche per il trattamento delle ulcere prevedono quindi di ricreare un ambiente favorevole a stimolare il processo di granulazione e quindi di rigenerazione locale dell’ulcera attraverso forme di medicazione e trattamento della lesione che differiscono in base al quadro clinico e allo stadio dell’ulcera.

Per questo mi servo delle più moderne ed efficaci tecnologie atte a mantenere l’ulcera in uno stato idoneo alla guarigione e a stimolarne la guarigione stessa sia in base alla causa scatenante sia allo stadio locale della lesione (essudante, infetta, copertura fibrinica, granulazione, ecc.)

 

Trattamento ulcere possibili:

     Fototerapia BIOPTRON
     Laser transdermico a bassa energia
     Sistema genera ultrasonic
    PRP (fattori di crescita plasmatici)
     Gel piastrinici
    Medicazioni avanzate
   Reimpianto di cellule mononucleate autologhe da sangue periferico
     Infusione endovenosa retrograda di farmaci
     Medicazioni occlusive a permanenza ad alta o bassa pressione
     VAC therapy
    HYAFF