La procedura eseguita con la “superglue” è, ad oggi, la metodica più confortevole

Superglue

 

La “superglue” sigilla internamente il vaso venoso malato impedendogli di sovraccaricare il microcircolo e gli altri vasi venosi correttamente funzionanti migliorando quindi la circolazione.

Il suo utilizzo è pressoché sempre possibile purché si verifichino le condizioni mediche che ne rendano consigliabile l’utilizzo e quindi una valutazione flebologica con esame ecocolordoppler che dimostri una malattia venosa superficiale che sia consigliabile trattare.

Operativamente si rilascia internamente alla vena una colla che attacca irreversibilmente le pareti venose su loro stesse ottenendo la correzione emodinamica ricercata, senza tagli, senza essere aggressivi sui tessuti e senza che si determinino danni estetici o cicatriziali.

La procedura eseguita con la “superglue” è, ad oggi, la metodica più confortevole ed efficace nel trattare il problema delle varici ed in particolar modo della famosa “safena”. La sicurezza, prima di tutto, si basa sulla guida ecografica in tempo reale, grazie a cui si può monitorare ogni istante della procedura ed effettuare le manovre più idonee alla riuscita della metodica.


Il comfort, ottenuto grazie all’assenza di dolore durante la procedura che non richiede neanche l’applicazione di anestetico locale e alla non necessità di portare nelle ore e giorni successivi alcuna contenzione compressiva e neppure la calza elastica. L’efficacia oramai testata negli ultimi anni con percentuali di successo a distanza sovrapponibili alle migliori metodiche del passato.

La metodica si presta a essere considerata quindi veramente “ambulatoriale” perché mette in condizione, chi ne avesse la necessità, di venire con un problema e andarsene con il problema risolto senza disagio, senza dolore e senza dover modificare neanche nelle prime ore successive al trattamento il proprio stile di vita o le proprie attività quotidiane.