La TRAP come cura della malattia varicosa

 

La TRAP come cura della malattia varicosa

Conosciuta anche come fleboterapia rigenerativa ambulatoriale tridimensionale, questo innovativo sistema permette è una possibile la cura delle varie patologie della malattia venosa che colpisce frequentemente gli ai danni del sistema vascolare superficiale degli arti inferiori. Questo tipo di problematiche, spesso considerate erroneamente solo di natura estetica, possono in realtà provocare sintomi più o meno importanti

La malattia varicosa

Come detto precedentemente, le malattie a carico delle vene e quindi ad esempio le varici, possono provocare una serie di disturbi agli arti inferiori che vanno oltre al solo problema estetico come gonfiore, dolore, crampo, pesantezza, ulcere, trombosi o flebiti.
Vene varicose e capillari dilatati possono peggiorare a seguito di una gravidanza, o comparire dopo l’uso di contraccettivi orali e altre terapie ormonali. In generale sono presenti nella metà della popolazione adulta, con una maggiore incidenza nella popolazione femminile. Per questo, è molto importante affidarsi a degli specialisti nel trattamento dei varici degli arti inferiori.

In cosa consiste

La TRAP è una fleboterapia di tipo iniettivo e prevede il completo trattamento del tessuto venoso superficiale presente negli arti inferiori. Viene solitamente effettuato un arto alla volta e affinché l’operazione vada a buon fine, si usa come ausilio il Veinlite, uno strumento per amplificare la visione delle vene sottocutanee. La TRAP viene effettuata mediante l’iniezione di una soluzione a concentrazione non obliterativa, che raggiunge le vene superficiali visibili sia ad occhio nudo che tramite transilluminazione Non essendo un trattamento particolarmente invasivo, portando le stesse a divenire meno dilatate e più resistenti alla pressione venosa periferica, migliorandone la funzionalità

Tra le malattie che è possibile curare, le principali sono:

  • Capillari dilatati;
  • Vene varicose o varici;
  • Venule dilatate;
  • Ipertensione venosa periferica.

L’uso di questa tecnica viene indicato talvolta per problematiche ai danni del retto (come le emorroidi) o ulcere da stasi.

L’obiettivo principale della fleboterapia rigenerativa è il ripristino di una corretta circolazione permanente (con risultati stabili dopo oltre se anni) venosa periferica con il minimo delle ecchimosi e delle reazioni avverse, a seguito del quale si ottiene anche un miglioramento estetico delle vene varicose degli arti stesse. Una migliore circolazione porta inevitabilmente ad avere gambe più leggere e di conseguenza alla soddisfazione del paziente, mantenendo intatto e in ottimo stato di conservazione più funzionale l’apparato venoso periferico.